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IL VO2 MAX

  • LUCA CASTELLONE
  • 4 ott 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Il VO2max (o massimo consumo di ossigeno) è il parametro di valutazione funzionale che, meglio di tutti gli altri, rende l’idea delle potenzialità prestative di un ciclista. Da un test di valutazione del VO2max si può individuare un potenziale campione dal resto del popolo ciclistico.

Possiamo definirlo come la "Quantità massima di ossigeno che un individuo può utilizzare per fini energetici nell'arco di un minuto".

L'ossigeno respirato dai polmoni si riversa nel sangue e, attraverso arterie e capillari, va a fornire energia ai mitocondri, le parti della cellula specializzate nella resintesi dell'ATP di derivazione aerobica.

Quindi, maggiore ossigeno arriva ai muscoli, maggiore sarà la capacità di prestazione.

Il valore del Vo2Max è allenabile ed è strettamente legato alle caratteristiche genetiche dell'individuo.

Dai test effettuati in fisiologia dello sport è stato constatato che i miglioramenti che si possono ottenere sono molto variabili e variano da individuo ad individuo.

Applicando lo stesso protocollo di allenamenti, si sono registrati miglioramenti variabili addirittura tra il 5 e il 50%. Inoltre si è verificato che l'efficacia dell'allenamento sul Vo2Max è riscontrabile nelle prime 8-12 settimane di allenamento, dopodiché i carichi di lavoro non portano più benefici apprezzabili.

COSA E' E COME SI CALCOLA

I fattori che influenzano il Vo2Max sono essenzialmente due:

1) la portata cardiaca (ovvero la capacità del cuore di "pompare" sangue in un minuto) che viene calcolata moltiplicando la capacità di una singola gittata per la massima frequenza cardiaca al minuto. 2) l'efficienza nell'estrazione dell'ossigeno a livello periferico. Ovvero la capacità delle cellule a livello capillare di consumare l'ossigeno (chiamata anche "differenza d'ossigeno arterio-venosa"). Capacità che è influenzata da vari fattori come la ventilazione polmonare, la composizione delle fibre muscolari (lente o veloci) o l'efficienza mitocondriale e del tessuto capillare.

Il VO2max solitamente viene espresso in due unità di misura equivalenti:

- in litri al minuto (l/min) (VO2max assoluto)

oppure

- in millilitri al minuto per kg di peso (ml/min/kg) (VO2max relativo)

Quale delle due utilizzare per fare dei paragoni tra soggetti diversi ?

Nella pratica ciclistica il fattore peso interviene significativamente solo in salita, quindi, quando la strada sale, il parametro da utilizzare è il VO2max relativo.

In pianura invece il fattore determinante è l'aerodinamica, mentre il peso incide relativamente; il valore assoluto del VO2max farà allora al nostro caso. Il valore relativo quindi accresce la sua importanza nella valutazione prestativa con l'aumentare della pendenza della strada.

IL VO2MAX E LA SOGLIA ANAEROBICA

La Soglia Anaerobica è un intensità di lavoro inferiore a quella del Vo2Max. Mentre la S.AN si riferisce ad intensità relative a esercizi variabili tra 20 e 60 minuti a seconda del grado di allenamento, il Vo2Max è relativo ad un esercizio massimale della durata di 5/7 minuti durante il quale il ciclista raggiunge il suo massimo consumo di ossigeno.

Un ciclista allenato avrà un innesco della Soglia Anaerobica in corrispondenza di un 80/90% del loro Vo2Max, mentre una persona non allCiò si traduce in una migliore capacità di consumare ossigeno e quindi di una resa più efficiente del proprio “motore”. I fattori combinati di un utilizzo % maggiore del Vo2Max e un aumento della capacità del ciclista di sostenere per un tempo maggiore il ritmo di soglia, portano un notevole miglioramento delle prestazioni enata già ad un valore del 50/60% del Vo2max raggiungerà la propria Soglia di Lattato.

IL CALCOLO DEL VO2MAX

Il problema maggiore è come calcolare il proprio VO2max.

Il metodo scientifico universalmente adottato consiste in un test da laboratorio su cicloergometro (o vogatore, tapis roulant ...) durante il quale il ciclista, dopo un adeguato riscaldamento, effettua un lavoro ad intensità crescente fino a raggiungere quella massimale.

Di norma sono necessari almeno 6/7 minuti di intenso lavoro per raggiungere il Vo2Max. La quantità di aria inspirata conterrà una percentuale di ossigeno pari a quella presente nell'atmosfera a livello del mare (20,93%), mentre la quantità espirata verrà convogliata in un misuratore metabolico mediante un mascherina.

La differenza di percentuale di ossigeno inspirato/espirato, mediante calcoli computerizzati, determinerà il consumo di ossigeno.

Naturalmente tutto ciò ha un costo elevatissimo alla portata di pochi eletti; i numerosi studi effettuati però ci permettono oggi di poter stimare il nostro VO2max con una discreta approssimazione (5-15%). La stima è abbastanza buona, giova sapere che, in uno studio condotto in Canada, si sono riscontrate differenze nell'ordine anche del 10% nei valori di VO2max di uno stesso atleta in laboratori diversi.

Per stimare il Vo2Max possiamo prendere come riferimento il valore di potenza medio in Watt ottenuto con un esercizio massimale di 6 minuti e il peso della persona. Sulla base di questi 2 parametri possiamo stimare il Vo2Max con un calcolatore.

CONCLUSIONI

Il VO2max, pur essendo forse il parametro di valutazione più importante per un ciclista, non è comunque un parametro di classificazione definitivo.

Un ciclista con un VO2max di 65 ml/kg/min può essere migliore di uno dotato di un VO2max di 70 ml/kg/min.: una questione di economia della prestazione. Un assetto biomeccanico migliore, un allenamento specifico (cronometro, salita) o l'abitudine ai cambi di ritmo possono migliorare l'economia di una prestazione.

Se ad esempio il ciclista da 65 ml/kg/min sfrutta al 95% il suo Vo2Max otterrà una prestazione effettiva di 61,75 ml/kg/min, mentre se il ciclista da 70 ml/kg/min rende all'85% otterrà una prestazione effettiva di 59,5 ml/kg/min, inferiore all'altro pur possedendo una "cilindarata" superiore.

Ai fini della stesura di un piano di allenamento a livello amatoriale, il valore del Vo2Max è un dato funzionale che riveste un'importanza marginale in quanto non ci indica quanto e come allaenarci (per quello ci servono le Soglie). E' però importante aver imparato che cos'è, in quanto punto cardine di tutta la teoria dell'allenamento.

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